L’argomento turismo accessibile è ormai importante e necessario, visto che nuove condizioni di viaggio, di trasporto e di ospitalità danno la possibilità a chiunque di viaggiare, compreso chi ha una disabilità o si trova in un momento in cui necessita di assistenza.
Sono ormai circa 13 anni, dal 2006, che è stato emesso un Regolamento Europeo CE/1107 sui diritti dei viaggiatori con disabilità, a cui la Commissione Europea ha aggiunto ulteriori linee guida. Eppure i dati di questi ultimi anni affermano che siamo ancora lontani da un buon servizio di accessibilità.
Ma per chi è importante questo servizio? Si pensa subito, in modo riduttivo, alle persone con disabilità fisica (con difficoltà di deambulazione, con girello, in sedia a rotelle, con sedia a motore etc…), ma ci sono anche persone con disabilità sensoriale (persone non udenti o ipoacusici, persone non vedenti o ipovedenti), persone con disabilità cognitiva, persone con autismo, persone obese, anziani, genitori con passeggini, bambini, donne in gravidanza, persone con esigenze alimentari particolari (per problemi di allergia o per questioni di tipo culturale).
Da uno studio Eurostat, la domanda potenziale di Turismo Accessibile è stimata in circa 127,5 milioni di persone. Quindi il Turismo Accessibile, lungi dall’essere un fattore di nicchia, interessa circa il 17% della popolazione europea.
Per turismo accessibile si intendono luoghi accessibili, in particolare stazioni e aeroporti, ma anche alberghi, musei, luoghi di ritrovo e intrattenimento. Secondo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, “L’obiettivo è quello della progettazione di spazi interni ed esterni finalizzata a un’accessibilità e a una fruibilità da parte di tutti nella misura più ampia possibile, che valorizzi le specificità di ognuno e affermi l’inclusione sociale”.
Quest’anno la Commissione Europea ha premiato, fra le 52 città candidate ai riconoscimenti assegnati ogni anno, 5 città europee con l’Access City Award 2019. Esse sono: Breda in Olanda, Evreux in Francia, Gdynia in Polonia, Kaposvàr in Ungheria e Vigo in Spagna.
Importanti anche gli Aeroporti e le Compagnie aeree che offrono dei servizi supplementari gratuiti, come ho potuto constatare io stessa negli aeroporti sia italiani che inglesi, durante l’ultimo viaggio che ho fatto a Londra.
Si possono trovare informazioni utili in tal senso nella guida di Liligo dedicata al turismo accessibile e alla sicurezza dei viaggiatori.
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